A chi non è capitato, in un particolare momento della propria vita, di percepire maggiormente il peso dei singoli impegni, di provare una fatica immensa a svolgere qualsiasi attività, di sentirsi perennemente stanchi, di non riuscire a dormire bene ed essere quindi anche più irritabili e nervosi?
È un circolo vizioso che spesso comporta ed alimenta anche l’ansia. Infatti, sentire di avere a disposizione meno forze fisiche e mentali e percepirsi più fragili può scatenare delle preoccupazioni sulla propria efficacia fino alla paura di non riuscire più a svolgere le solite attività.
Cosa succede?
Nel dettaglio accade solitamente questo: tendiamo a vivere le nostre giornate in maniera automatica, non chiedendoci mai effettivamente se stiamo bene o meno, portiamo a termine le nostre infinite liste di cose da fare e ci affanniamo da uno spazio all’altro spesso con la testa piena e pesante.
Riempirsi spesso equivale all’opposto, ovvero svuotarsi di momenti e pensieri che invece fanno stare bene, vuol dire non tenere conto dei propri bisogni fino ad annullarsi accumulando stress e quella situazione che ho descritto in partenza, in cui ogni singola cosa occupa un peso enorme nella nostra testa.
Perché il problema non è quel singolo impegno da assolvere, che preso singolarmente è anche di facile gestione, ma la somma di tante piccole attività, soprattutto tenerle a mente per tanto tempo e per tempi prolungati in periodi pieni in cui siamo noi ad essere troppo carichi.
Quando il tutto diventa troppo… cosa fare?
- Fermarsi e riconoscere
Abbiamo tutti l’abitudine di ascoltare il nostro corpo e la nostra mente solo quando ci arrivano segnali evidenti di stanchezza e malessere. Senza dubbio, si fa spesso fatica a comprendere il perché e prendere consapevolezza di certi comportamenti automatici negativi che provocano stress.
- Prendersi i propri spazi
Non è possibile occuparsi di tutto se i propri bisogni vengono messi all’ultimo posto in maniera costante. Una volta riconosciuto in cosa non ci si sente rispettati da sé e dagli altri è importante ristabilire delle nuove priorità, questa volta inserendo anche se stessi. Magari imparando a dire dei no e soprattutto laddove è possibile cercare di delegare alcuni compiti
- Accettare l’imperfezione
Mollare il controllo, anche e soprattutto sugli imprevisti ed accettare che non tutto debba essere per forza perfetto o come era stato immaginato o, fatto un tempo, sono i temi più “caldi” in un percorso di psicoterapia, in cui la persona può prendere consapevolezza di diversi aspetti della propria vita ed, affiancato, aiutato a modificare alcuni punti di vista, soprattutto quelli che procuravano malessere.
- Chiedere aiuto
Il percorso di Psicoterapia aiuta la persona a prendere consapevolezza dei propri pensieri spesso automatici e disfunzionali e a modificare le modalità comportamentali più rigide e che comportano stress.
“Svuotarsi” dal carico mentale, infatti, permette di svolgere le proprie routine riducendo lo stress e l’ansia tipica del sovraccarico
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